Sindrome da apnea notturna ostruttiva (OSAS)

Sindrome da apnea notturna ostruttiva (OSAS)

Come si manifesta

Si manifesta con diversi attacchi di apnea durante il sonno e con conseguente riduzione significativa dei livelli di ossigeno nel sangue. Tale sindrome determina la frammentazione del sonno, con l’impossibilità di entrare nel sonno profondo, la variazione della frequenza cardiaca e l’aumento della pressione arteriosa. I sintomi notturni sono rappresentati dal russamento abituale, pause respiratorie riferite dal partner, risvegli con sensazioni di soffocamento, sonno agitato; mentre la sensazione di un sonno non ristoratore, cefalea, sonnolenza diurna eccessiva, aumento significativo del rischio di incidenti stradali, deficit cognitivi, irritabilità ed possibile riduzione del tono dell’umore rappresentano le conseguenze diurne, determinando una scarsa qualità della vita ed aumentando il rischio che la condizione evolva verso quadri sistemici più gravi, caratterizzati da ipertensione arteriosa sistemica, cardiopatia ischemica, aritmie cardiache.

Come si formula la diagnosi

Dopo un inquadramento clinico attraverso il questionario anamnestico e l’esame clinico che si avvalgono anche dell’uso di alcuni test specifici, il percorso diagnostico segue la via dell’esame strumentale polisonografico, il quale permette di classificare la sindrome in grado lieve (5-15 apnee/ipopnee per ora), moderato (16-30 apnee/ipopnee per ora) e grave (più di 30 apnee/ipopnee per ora).

 

Come si cura

Le opzioni terapeutiche sono diverse: terapia medica, somministrazione notturna di aria a pressione positiva (mascherina CPAP), chirurgia dei tessuti orofaringei, riposizionamento delle ossa mascellari, apparecchi removibili intraorali notturni (Oral Appliances, OAs). La terapia medica ha come obiettivo l’eliminazione dei fattori di rischio. Nelle persone in soprappeso o obese, l’accumulo di grasso nella regione sotto il mento contribuisce a ridurre lo spazio delle vie aeree. La perdita di peso può migliorare significativamente la sintomatologia fino a una possibile completa remissione. Anche suggerimenti sulle posizioni d assumere durante il sonno e su modifiche comportamentali, come l’astensione dall’uso di alcolici e dal fumo possono aiutare a migliorare il quadro clinico. La ventilazione a pressione positiva delle prime vie aeree (CPAP) favorisce la regressione della sintomatologia con netta riduzione delle apnee. Tuttavia, risulta poco tollerata dai pazienti visto l’ingombro e la rumorosità dell’apparecchiatura. La chirurgia ha come obiettivo la rimozione dei fattori ostruttivi respiratori e di aumentare lo spazio aereo. Invece, l’apparecchio somministrato dall’odontoiatra nei casi di grado lieve e moderato permette in modo solitamente ben tollerato dal paziente di riposizionare la mandibola in avanti con conseguente aumento reversibile non chirurgico dello spazio tra lingua e faringe; questo permette di migliorare la sintomatologia e la qualità della vita del paziente.

 

Quale il ruolo del Dentista specialista

Lo specialista Odontoiatra ricopre un ruolo importante in quanto attraverso semplici domande può individuare quei pazienti che sono a rischio o soffrono di OSAS senza esserne a conoscenza. In caso di rischio o sospetto lo specialista Odontoiatra può consigliare una consulenza presso il centro di medicina del sonno più vicino per una diagnosi approfondita. Nei casi con OSAS di grado lieve e moderato, l’apparecchio somministrato dall’odontoiatra permette in modo solitamente ben tollerato dal paziente di riposizionare la mandibola in avanti con conseguente aumento reversibile non chirurgico dello spazio tra lingua e faringe; questo permette di migliorare la sintomatologia e la qualità della vita del paziente in modo significativo.