Contenzione e mantenimento

Contenzione e mantenimento

Quale lo scopo

Dopo il trattamento ortodontico ed il raggiungimento degli obiettivi stabiliti è consigliabile eseguire una fase di mantenimento che ha lo scopo di limitare e controllare la tendenza alla recidiva ortodontica, ovvero la tendenza a cambiamenti, modifiche e spostamenti dentali verso la posizione di partenza, oppure dovuti ad abitudini viziate (spinta linguale, mordersi il labbro, le guance, le unghie, etc.).

Come avviene

Ovviamente l’autocontrollo delle abitudini viziate è fondamentale per risolvere e mantenere il risultato raggiunto, tuttavia è utile fare uso delle apparecchiature removibili notturne a tempo indeterminato. Nel caso si utilizzino apparecchiature notturne che rivestono completamente ogni arcata dentaria (es. mascherine) si avrebbe anche il vantaggio da non sottovalutare di proteggere la dentatura da parafunzioni notturne (es. digrignamento e serramento), sempre più frequenti nella società contemporanea. Un’altra strategia possibile è quella di utilizzare archi fissati internamente verso la lingua, solitamente da canino a canino nell’arcata inferiore, con il vantaggio di non richiedere collaborazione. Tuttavia gli svantaggi sono legati alla necessità di un igiene più accurata, alla possibilità di modifiche della forma di arcata, alla mancanza di protezione notturna per la dentatura e dalla necessità di controlli periodici più restrittivi. La scelta del tipo di apparecchio di mantenimento dipende da una serie di fattori come la malocclusione iniziale, la collaborazione del paziente, la capacità di mantenere una buona igiene domiciliare, le esigenze del paziente.

Quanto dura la contenzione

Non è possibile stabilire la durata della fase di contenzione, ovvero per quanto tempo debbano essere portati gli apparecchi di mantenimento, essendo possibili gli spostamenti dentali sia durante tutto il resto della vita. Tuttavia, alcuni apparecchi come le mascherine di mantenimento vengono ben accettate durante il sonno dai pazienti in quanto fungono anche da guardiano notturno (night-guard), nei casi sempre più frequenti di parafunzioni masticatorie notturne (bruxismo), proteggendo la dentatura dall’usura. Ovviamente questo richiede un ricambio dell’apparecchiatura nel tempo. Non è escluso che nel tempo venga ridotta la frequenza del loro utilizzo con la possibilità di aumentarla di nuovo in caso di tendenza alla recidiva riscontrata in quel momento. Infatti gli tessi apparecchi fungono da sentinelle quando il paziente nell’indossarli avverte una sensazione “a stringere” che significa tendenza al movimento dentale.