Il bambino rimane a bocca aperta durante le normali attività quotidiane anche in assenza di affaticamento o affanno. Questo accade per la presenza di un ostacolo al passaggio dell’aria (es. adenoidi, allergie, turbinati, etc.) attraverso le vie aeree superiori. Quando questo atteggiamento si protrae per lungo tempo lo sviluppo della faccia assume una direzione e forma, stretta ed allungata, la lingua rimane bassa ed il palato stretto.
Oltre alle malocclusioni (palato stretto, morsi incrociati, morsi aperti, etc.) la sindrome da respirazione orale porta ad una riduzione significativa della qualità della vita del bambino in quanto vengono meno le importanti funzioni del naso (filtro dell’aria, umidificatore, termoregolatore dell’aria). Spesso questi bambini mostrano difficoltà nella concentrazione, nel rendimento scolastico, risultato spesso ipercinetici.
La terapia di scelta è quella di rimuovere o ridurre gli eventuali ostacoli presenti nelle vie aeree superiori (es. adenoidi ipertrofiche) per favorire una naturale respirazione nasale. Tuttavia anche dopo la rimozione o riduzione dell’ostacolo il bambino spesso continua a mantenere l’abitudine di respirare con la bocca. Per questo è necessario eseguire almeno una terapia mio-funzionale per rinforzare il tono delle labbra e favorire una corretta postura linguale. In associazione si puo eseguire una terapia ortopedica per armonizzare le ossa mascellari che si sono sviluppate in modo disarmonico a casua della respirazione orale. Spesso dopo un espansione ortopedica del palato si osserva un miglioramento spontaneo della respirazione nasale grazie all’aumento del volume delle vie aeree superiori ottenuto.
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